
Ci sono davvero delle brutte notizie in arrivo per micro imprese e per gli imprenditori individuali, infatti l’imposta sul reddito subirà un aumento e questa volta la conferma arriva anche da delle fonti ufficiali. I rincari, le modifiche alle normative e la riduzione delle agevolazioni hanno reso il 2025, un anno davvero complesso.
Cosa sta cambiando?
Secondo le ultime comunicazioni del ministero dell’economia il nuovo piano fiscale va a prevedere una revisione delle aliquote Irpef e per alcuni contribuenti ci sarà un rialzo del prelievo effettivo. L’obiettivo dichiarato è quello di andare a rendere il sistema più equo ma in realtà, nella pratica le micro imprese rischiano dei prezzi più alti.

Ci sarà innanzitutto una riduzione degli scaglioni Irpef da quattro infatti, passeranno a tre ma ci saranno delle soglie più basse per accedere a quelle intermedie. Ciò significa che molti piccoli imprenditori potrebbero finire in degli scaglioni più alti rispetto al solito. C’è anche l’eliminazione o anche la riduzione di deduzione forfettarie.
Ci sarà anche un maggior controllo incrociato dei redditi, infatti quindi ci sarà un incrocio di dati bancari, fiscali e digitali proprio per andare a controllare nel migliore dei modi i redditi di tutte le persone. Andiamo quindi a vedere nello specifico innanzitutto chi verrà colpito di più e quali tagli sono in arrivo.
Chi verrà colpito di più
Sicuramente ad essere colpiti maggiormente troviamo le micro imprese, le partite IVA in regime ordinario ma anche gli imprenditori individuali, infatti essi saranno i soggetti più penalizzati da queste nuove riforme. In particolare, saranno penalizzati le persone che hanno un fatturato sotto i 65.000 €, ma che non rientrano nel regime forfettario.

aranno penalizzati anche gli autonomi che non hanno dei costi elevati da scaricare e quindi ciò significa che essi risultano più esposti ad un’imposizione piena.saranno penalizzati anche i piccoli artigiani, i commercianti e i professionisti che già vanno a pagare dei contributi estremamente elevati, ma adesso si andranno a trovare con meno margine netto.
Quindi, sono tanti i lavoratori in difficoltà che hanno paura di queste nuove riforme, dato che molti di essi saranno penalizzati maggiormente rispetto ad altri. Bisogna anche considerare le novità più discusse, ovvero la progressiva riduzione delle detrazioni d’imposta, soprattutto per chi va a superare delle determinate soglie di reddito.
Altre questioni importanti
Come stavamo dicendo, bisogna andare anche a considerare la progressiva riduzione delle detrazioni d’imposta. Ciò andrà a colpire le spese sanitarie, assicurative o anche i familiari da detrarre. Ciò andrà a colpire anche gli investimenti in beni strumentali, i quali spesso non vengono più incentivati con dei crediti d’imposta.

Potrebbe andare a colpire anche le detrazioni legate a dei mutui o anche degli affitti aziendali, ciò significa che ci sarà un’imposizione fiscale più alta anche a parità di reddito.sotto pressione è anche il tanto apprezzato regime forfettario, un rifugio fiscale per tantissime persone autonome. Anche in questo caso ci potrebbero essere dei cambiamenti.
Infatti, si discute di andare ad abbassare il tetto da 85.000 € a 65.000 € con l’esclusione immediata per tutte le persone che lo superano anche per errore. Ci potrebbero essere anche dei nuovi criteri di esclusione legati al reddito complessivo o anche alla presenza di dipendenti. Ciò significa che molte attività che oggi sono forfettarie rischiano di dover passare a regime ordinario.
Come proteggersi
Ovviamente, bisogna comunque aspettare che il quadro definitivo venga accettato, ma ci sono comunque alcune azioni preventive che le micro imprese e i professionisti possono andare a considerare. Innanzitutto si può andare a valutare la forma giuridica dell’attività, ciò significa che ad esempio si può passare da una ditta individuale a Srl semplificata.

Oppure si può passare anche ad una società di persone, in modo tale da andare a ridurre il carico fiscale. Si può poi andare a pianificare il reddito in modo più efficiente, andando quindi ad effettuare delle consulenze mirate e si può andare a monitorare con attenzione le soglie, in modo tale da andare ad evitare il salto in regimi più onerosi.
Per finire, si possono andare anche ad utilizzare dei software per la gestione fiscale, in modo tale da tenere sotto controllo i costi, i ricavi e anche gli anticipi di imposta. Vi consigliamo anche di accedere ai bandi e agli incentivi regionali che possono compensare parzialmente all’aumento delle varie imposte che ci potrebbero essere.