
Una notizia che, purtroppo, è finita alla ribalta nell’ultimo periodo è quella riguardante il progressivo aumento dei casi di infezione da parte del cosiddetto “batterio mangiacarne” negli Stati Uniti d’America. Di cosa si tratta? Ci sono rischi per l’Europa? Tenteremo di dare una risposta a queste e altre domande.
Vibrio vulnificus o batterio mangiacarne: di cosa si tratta?
Vibrio vulnificus è il nome scientifico del batterio che sta creando il panico negli Stati Uniti d’America, la cui azione patogena ha anche riscontri, per ora soltanto emotivi, anche in altre parti del mondo. Sempre più persone venute a conoscenza della situazione, infatti, risultano impressionate da ciò che tale batterio può causare.

Si tratta di una specie batterica Gram-negativa che vede il proprio habitat ideale in bacini d’acqua salmastri, salati e caldi, come i mari e le parti costiere degli Oceani. Il periodo dell’anno che favorisce, in termini di temperatura, la sua proliferazione è quello estivo. Questo batterio risulta pericoloso per la salute. Il motivo?
Una volta che è entrato a contatto con il corpo può creare una grave infezione a carico dei tessuti molli, provocando una condizione patologica chiamata fascite necrotizzante, che provoca una rapida distruzione delle cellule tissutali, che gli costa il nome metaforico di “batterio mangiacarne”, nonostante non si nutra effettivamente della carne umana.
Come si contrae la malattia?
Il contatto con il batterio avviene principalmente tramite il vettore acqua, prediligendo, come già detto, ambienti acquatici marini o salmastri e caldi. In presenza di piccole ferite o di lesioni cutanee, il batterio presente in acqua può penetrare all’interno dell’organismo indisturbato e chi causare la patologia accennata nei paragrafi precedenti.

Ma non è tutto! Un’altra via comune di trasmissione della malattia sarebbe caratterizzata dal consumo di frutti di mare crudi o poco cotti come ostriche e altri molluschi. In questo caso, quindi, il batterio sarebbe ingerito al momento del consumo di questi prodotti alimentari di comune consumo in tutto il mondo.
A seguito nell’ingresso nell’organismo, il batterio può fermarsi in alcuni distretti causando delle infezioni locali oppure entrare nel torrente sanguigno e spostarsi nel corpo, creando condizioni più gravi dal punto di vista medico, potendo, in alcuni casi, portare a fenomeni di sepsi. Scopri i sintomi principali dell’infezione nei prossimi paragrafi!
La sintomatologia e le complicazioni che ne derivano
Febbre, nausea, vomito, dolore addominale correlato a fenomeni diarroici sono i sintomi iniziali e più comuni dell’infezione da Vibrio vulnificus. Come si può capire, non sempre è semplice individuare, per lo meno nelle fasi ini ziale, la specifica patologia, trattandosi di sintomi frequenti e comuni a svariate tipologie di infezioni.

Nel caso in cui si sviluppi una infezione locale, a livello cutaneo, questa si manifesterebbe tramite insorgenza di arrossamenti, formazione di vesciche e ulcerazioni, gonfiori e così via. In ogni caso, giocherebbe un ruolo importante il trattamento tempestivo, che ridurrebbe le possibilità di andare incontro a fenomeni necrotizzanti o di sepsi.
La parola chiave, quindi, sarebbe tempestività. Il protrarsi della malattia, infatti, potrebbe causare una espansione del raggio di azione del batterio che potrebbe andare a colpire zone più estese del corpo o entrare direttamente nel circolo sanguigno, potendo portare a condizioni gravi e molto pericolose per la vita delle persone.
Alcune raccomandazioni utili
A questo punto dell’articolo, potrebbe essere necessaria una doverosa premessa: l’areale di azione del batterio mangiacarne sembra essere attualmente confinata agli Stati Uniti d’America per cui, nonostante la notizia possa smuovere le paure dei più sensibili, attualmente le nostre zone non sembrerebbero essere interessate. Tuttavia, potrebbe essere utile citare alcuni accorgimenti.

La consultazione di personale medico qualificato è sempre la migliore soluzione nel caso in cui possano insorgere sintomatologie simili a quelle descritte nei paragrafi precedenti, riconducibili non solo a infezioni dovute a Vibrio vulnificus. Affidarsi a personale sanitario esperto, infatti, è l’unica soluzione per poter avere una diagnosi realistica sulla propria condizione di salute.
Di conseguenza, il Vibrio vulnificus può rappresentare una minaccia per l’incolumità ma, al tempo stesso, la sua infezione può essere prevenibile, con alcuni accorgimenti. Già il conoscere alcune utili informazioni riguardanti le sue caratteristiche, la sintomatologia associata all’infezione e le modalità di trasmissione può essere un ottimo modo per prendere consapevolezza e agire di conseguenza.